La gestione dei conflitti nei contesti educativi secondo un approccio interculturale

  • Stampa

Tema di questo nuovo corso promosso dalla Cattedra “Dialogo tra le culture” di Ragusa e dal Centro interdisciplinare di Scienze per la pace dell’Università di Pisa è la gestione dei conflitti, corso tenuto dai due curatori , P. Consorti e A. Valdambrini.

I primi tre appuntamenti, curati dal prof. P. Consorti, hanno come tema comune la Gestione dei Conflitti dovuta da un’educazione alla pace.

Consorti, partendo dalla visione del film, “Timbuktu” introdurrà i partecipanti al corso, a una nuova visione dei conflitti, in una terra dilaniata dalle guerre, in città dove la polizia islamica aggiunge divieti su divieti, una piccola famiglia vive tranquilla nel deserto, lontana dall’odio e circondandosi di amore, isolamento però che non ha vita facile, non riescono, infatti, a nascondersi dai conflitti, venendone talvolta travolti. Il film, che altro non è che un resoconto dalla drammatica attualità di paesi ritenuti lontani da noi, paesi dove il conflitto si estende dalle ragioni politiche a quelle religiose, travolgendoci tutti, e così alle nuove generazioni non resta che “fuggire come gazzelle dinanzi a belve assetate di sangue infedele oppure, come ci viene proposto in una sequenza al contempo di grande forza ed eleganza, di continuare a giocare una partita proibita. Anche se non c’è il pallone”. Così il prof. Consorti commenta una scena tratta dal film che, insieme ad altre, servirà come spunto per mostrare le linee guida di questo corso di formazione e la sua contestualizzazione nei complessi ambiti socio-educativi.

Venerdì 22 si terrà il secondo incontro dal titolo “La gestione dei conflitti: educazione alla pace e rifiuto della violenza”. Un incontro che vuole essere un orientamento pedagogico, con il fine di educare all’ascolto, alla relazione, alla creatività e alla elaborazione costruttiva delle diversità. In questo incontro si vuole proporre una nuova concezione del conflitto come occasione di crescita, affrontata in modo creativo, mai distruttivo, con alla base la nonviolenza attiva.

Sabato 23 avremo l’ultimo incontro con il prof. Consorti che ci lascerà con un appuntamento incentrato sui diversi modelli di gestione dei conflitti, teorici e pratici, riconosciuti a livello internazionale, e mettendone a confronto gli aspetti distintivi e gli elementi di continuità tra di loro. Modelli che nella realtà pratica di tutti i giorni riscontrano una grande utilità, capace di cambiare la visione che si ha dei conflitti, spesso tenuti nascosti e davanti ai quali molte volte non si sa cosa fare se non cercare di combatterli, in modo errato, senza risolverli ma anzi ingrandendoli.